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Vini a bassa gradazione e dealcolati, a RIVE 2025 si parla di normative e applicazioni

Convegno tecnico a cura di Assoenologi

Pordenone, 06 novembre 2025 –
Il mondo del vino sta cambiando: ce lo dimostrano il calo dei consumi, i dati dei mercati e il
cambiamento negli usi delle nuove generazioni di consumatori. In questo contesto, in cui
sempre più spesso ci si chiede perché ciò stia accadendo e come far fronte a questi
cambiamenti, i tecnici del vino coordinati da Assoenologi hanno provato a dare una risposta
durante il convegno tecnico organizzato nell’ambito di RIVE (Rassegna Internazionale
Viticoltura Enologia) alla Fiera di Pordenone, con il coinvolgimento di figure strategiche del
mondo dell’enologia e della viticoltura, così come Consorzi e produttori particolarmente
attivi sull’argomento.

Dal titolo “Vino e consumo, le nuove istruzioni per l’uso - Sperimentazioni tra Low e No-
Alcohol”, la tavola rotonda che si è tenuta oggi in Sala Superiore, al centro congressi della

fiera, ha visto gli interventi dell’esperto in materia legislativa enologo Michele Zanardo,
presidente del Comitato Nazionale Vini DOP e IGP e vicepresidente nazionale Assoenologi;
dell’azienda Vivai Cooperativi Rauscedo, con l’intervento del responsabile marketing e
comunicazione, dott. Lorenzo Tosi; e infine dei rappresentanti dei Consorzi di Tutela Garda
DOC, nella persona del presidente enologo Paolo Fiorini, e Vini DOC Delle Venezie, con il
direttore enologo Stefano Sequino. A moderare l’incontro, mostrando una panoramica
attenta e attuale del tema in oggetto, l’enologa Sissi Baratella.

 

L’aggiornamento sulla normativa con l’enologo Michele Zanardo

 

«Per affrontare il tema dei vini a bassa gradazione e dei prodotti dealcolati, è fondamentale
non solo parlare di consumi e tendenze, bensì partire dalla conoscenza del quadro
legislativo»: è questo l’intervento curato dall’enologo Michele Zanardo che ha trattato delle
gradazioni minime previste per legge per le varie categorie di prodotto, con un
approfondimento dedicato alle normative vigenti per i vini dealcolati.

 

Le risposte della vivaistica al cambio dei consumi con VCR – Vivai Cooperativi Rauscedo

 

Rauscedo, tra le realtà vivaistiche più importanti al mondo, ha illustrato un importante
progetto di ricerca coordinato dal Consorzio Vini DOC Delle Venezie e che coinvolge alcuni
tra i più attivi centri di ricerca in viticoltura in Italia. Di recente sono infatti stati raccolti i
risultati delle prime micro-vinificazioni di vini ottenuti con tecniche sperimentali in grado di
ritardare la maturazione tecnologica delle uve senza perdere la maturazione fenolica.
Risultati preliminari che confermano l’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella
produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più
adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva (e quindi di alcol e di
calorie in bottiglia), ma mantenendo i profumi e gli aromi più tipici. I vini a bassa gradazione
sono un’alternativa più sostenibile e “naturale” ai dealcolati, poiché prodotti senza l’aggiunta
di additivi o mosti concentrati (e quindi zuccheri) e senza ricorrere a processi che incidono
sulle loro caratteristiche sensoriali.

 

DOC Garda, la prima italiana dedicata a un vino fermo a bassa gradazione alcolica

 

Con l’approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione, la DOC Garda introduce
una novità di rilievo nel panorama enologico italiano. La Garganega, principale varietà
autoctona a bacca bianca della denominazione, già utilizzata per numerosi vini bianchi,
anche spumanti, e nei bivarietali come Garganega-Chardonnay e Garganega-Pinot Grigio, è
stata al centro di un’intensa attività di sperimentazione agronomica, presentata nel dettaglio
durante il convegno odierno.


A partire dalla vendemmia 2025, potrà essere commercializzata anche nella versione “low
alcol” (9% vol.), dando vita alla prima DOC italiana dedicata a un vino fermo a bassa
gradazione alcolica - un passo innovativo per una denominazione interregionale che
abbraccia Lombardia e Veneto, da sempre simbolo di equilibrio tra tradizione e modernità.

 

La strategia del Consorzio di tutela Vini DOC delle Venezie


Anche il Consorzio Vini DOC Delle Venezie ha avviato una riflessione per introdurre nel
proprio disciplinare la possibilità di produrre Pinot Grigio DOC Delle Venezie a bassa
gradazione alcolica, ottenuto mediante l’applicazione di pratiche agronomiche e colturali
mirate alla riduzione del contenuto alcolico. Si tratta di una scelta strategica per migliorare la
sostenibilità economica e ambientale della denominazione e per rispondere alle nuove
tendenze del mercato e alle esigenze delle imprese della filiera.

 

In un contesto di profonda evoluzione dei consumi, si sta attraversando anche una fase di
transizione normativa. Fondamentale – secondo il direttore del Consorzio Stefano Sequino –
accompagnare questa fase tenendo sempre in considerazione la necessità di mantenere il
giusto equilibrio tra innovazione, tradizionalità e identità, con l’obiettivo di garantire un
adeguato livello di competitività e redditività alla filiera vitivinicola, oltre ad una chiara
comunicazione e presentazione per il consumatore.
A chiudere il convegno, una interessante degustazione alla cieca ha permesso di
approfondire le differenze – tecniche, ma anche organolettiche – tra campioni enologici
dealcolati (prodotti dell’azienda Lea Winery di San Vito al Tagliamento PN), sperimentazioni a
bassa gradazione e i prodotti tradizionali.

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