Il sistema delle autorizzazioni: le prospettive della viticoltura italiana
Il nuovo regime delle autorizzazioni introdotte dalla Comunità Europea nel 2016 è stato applicato nei diversi paesi della comunità con intensità ed effetti diversificati. Accanto a paesi come l’Italia, dove le nuove regole stanno incontrando delle difficoltà applicative con squilibri evidenti tra regione e regione, in altri stati membri invece la normativa ha trovato un sostanziale consenso. Da questo primo periodo di applicazione è possibile fare un bilancio sullo stato dell’arte, di verificare gli elementi di maggiore difficoltà applicativa e di prospettare possibili soluzioni in relazione all’ ulteriore periodo di applicazione delle disposizioni comunitarie .La possibilità o meno di poter attingere a nuove autorizzazioni e, quindi, di poter impiantare nuovi vigneti investe in modo diretto il mondo vitivinicolo del triveneto dove più forti sono risultate le incongruenze delle normative, visto che le richieste di nuove superfici sono state in quantità decuplicata rispetto alle disponibilità. Questo ha favorito l’insorgere di un mercato parallelo di trasferimento di proprietà o affitti di vigneti tra regioni del nord e regioni del centro-sud con riflessi negativi per le aziende e per il settore in generale.
Il sistema delle autorizzazioni e i riflessi sul mercato Prof. Luigi Galletto (centro CIRVE – Università di Padova)
Il sistema delle autorizzazioni degli impianti in Italia
Dott.ssa Roberta Sardone (CREA)
Situazione europea: confronto Italia e Europa
Prof. Etienne Montaigne (SupAgro INRA Montpellier)
A seguire la tavola rotonda:
- Rappresentante Commissione UE
- Rappresentante Mipaaft
- Rappresentante Regione Friuli Venezia Giulia
- Rappresentanti nazionali vitivinicolo:
- Domenico Bosco – Coldiretti
- Domenico Mastrogiovanni – CIA
- ssa Palma Esposito – Confagricoltura